Articolo 25 febbraio: “Padre e figlio come cane e gatto”
I bambini di rimpiazzo
I nodi dell’albero: i racconti dal campo costellativo
“Padre e figlio come cane a gatto”
Alfonso ha un problema con il figlio Giorgio che è sempre arrabbiato sia con lui che con la madre.
In costellazione emerge che il ragazzo non riesce a trovare posto nella sua famiglia e nel mondo perché il suo posto è stato preso da qualcun altro.
Ecco cosa si nasconde sotto questa storia: Alfondo, il padre, viene concepito subito dopo la morte di un fratellino di cui lui ha sempre saputo e per cui ha sempre visto la madre soffrire al punto da diventare una depressa cronica praticamente ossessionata dalla morte del primo figlio.
Quando Alfonso diventa padre del suo primo figlio maschio verbalizza nel suo cuore che offre questo bambino a sua madre, cioè la nonna di Giorgio, come se Giorgio fosse il figlio che lei aveva perduto.
A livello energetico il campo racconta che Giorgio prende il posto del fratellino morto del padre e sta tra le braccia della nonna mentre il fratellino morto si si sposta tra le braccia della neo mamma, moglie di Alfonso.
Nella costellazione infatti si vedono le due mamme l’una con il figlio dell’altra e il bambino morto sta al posto del vivo e viceversa.
Ci troviamo non solo nel caso di un “bambino di rimpiazzo” ma anche davanti a uno scambio energetico di figli ed è proprio questo che non ha mai permesso Giorgio di riconoscere.
Nell’universo costellativo crearmonico ci sono diversi rituali che aiutano a riportare ordine nella situazione.
A distanza di un mese dal lavoro svolto per la prima volta Giorgio ha chiesto al padre di andare a sciare insieme solo loro due.
Articolo 20 Gennaio: Parlo perchè posso parlare
L’angolo della psicogenealogia crearmonica nasce principalmente con lo scopo di spiegare dei concetti diffusi delle costellazioni familiari in genere e di fare luce su elementi Hellingeriani critici e su quelli che ormai a mio avviso sono superati.
Come è naturale che sia, i contenuti delle mie riflessioni sul vecchio metodo hellingeriano delle costellazioni familiari di certo susciteranno critiche da parte di un mondo ortodosso incapace di guardare al futuro e spesso teso ad accentrare un potere esclusivo in un campo dove invece tutto avanza e evolve.
Inoltre, sia per quelli che sono i nemici del mondo crearmonico sia per le persone che cercheranno di comprendere questa diatriba, è fondamentale che io chiarisca che nel corso di 20 anni d’esperienza nel campo della memoria genealogica mi sono senz’altro conquistata il diritto alla parola e pertanto mi assumo la responsabilità di farlo visto che in giro ci sono voci che non si sono conquistate il diritto a parlare neanche dall’altezza di uno sgabello.
Prima che ve lo chiediate vi dico che parlo da un pulpito che si è costruito sotto i miei piedi strada facendo come si costruisce quello di ogni altro serio professionista e aggiungo che la visione crearmonica è stata riconosciuta e appoggiata da menti illustri dei mondi accademici della filosofia, della psicologia e della teologia e che i miei libri sono stati pubblicati da una casa editrice prestigiosa come quella di Edizioni Mediterranee del luminare Gianni Canonico.
Inoltre, mi è stato conferito un Dottorato Honoris Causa dall’Università di New Delhi in psicologia e meditazione e dal consiglio dei diritti umani per la pace nel mondo e per lo sviluppo sostenibile, sempre a New Delhi ho ricevuto un premio per il contributo dato alla cultura e allo sviluppo sostenibile.
Ecco, quanto sopra affinché io non venga confusa con la moltitudine di operatori che non hanno mai frequentato una scuola seria e a volte neanche una poco seria e pure affinché i lettori veramente interessati a comprendere di più non abbiano dubbi sul fatto che per quanto tutti possiamo sbagliare e portare ciò che è personale nel mondo professionale, comunque ho esperienza e contezza di ciò che affermo oltre ad avere le carte in regola per farlo.
Il fine della mia legittimazione a parlare però sappiate che è ben lungi dall’obiettivo di raccogliere consenso, ma è fondamentale all’unico scopo che perseguo con tutto il cuore e da sempre: mettere in salvo un metodo che ha il potere non solo di guarire la vita delle persone ma anche la loro anima e quella del loro albero genealogico.
Vi racconto che come costellatrice, pur rapita da subito dal mondo delle costellazioni familiari, ho comunque avuto sin dal principio delle grandi perplessità e non tanto sul metodo di Hellinger quanto su alcune sue affermazioni, su costrutti e su principi base utilizzati, a mio avviso molto equivoci, spesso fondati su una spiritualità veramente a buon mercato come quella venduta dalla new age degli anni 90’.
Credo che la mia fortuna sia stata arrivare al mondo delle costellazioni dopo la profonda esperienza in India dove ho ricevuto il grande dono di incontrare e vivere con Maestri illuminati che si sono presi cura della mia formazione e della mia anima.
Per leggere di più sulla mia esperienza in India clicca qui: https://www.costellazionifamiliaricrearmoniche.it/evento/studiare-con-alba-e-la-sua-india/
È stato proprio il mio background quello che mi ha permesso di identificare quali fossero dei veri e propri passi falsi di Hellinger, quelli per cui ho progressivamente e sempre di più preso le distanze da lui o, meglio, da tutta la filosofia che sostiene il suo metodo, quella che ne costituisce in qualche modo le fondamenta.
Il lungo percorso evolutivo del mondo crearmonico che sin da subito si è posto come “aggiustamento” e superamento di quello di Hellinger, ha visto il supporto di figure note negli ambienti accademici della filosofia e della teologia e che di certo stanno passando alla storia, come tutti coloro che con i loro studi e il loro pensiero hanno aperto visioni sino ad allora rimaste blindate e dunque inaccessibili.
So perfettamente che i loro nomi sono sconosciuti a molti di voi che mi state leggendo, ma questo è perché nell’ambiente delle conoscenze alternative non poche delle figure più famose arrivano ad esserlo soltanto per il fatto che da anni questo campo subisce l’invasione di una cerchia di persone che si autoreferenziano tra di loro, lasciando fuori i contributi diretti di personaggi di levatura mondiale che facilmente incrinerebbero la loro salda posizione di “guru”.
Non si tratta di immodestia, ma di fatti, che io sia al momento l’unica che abbia portato nel mondo alternativo le parole di filosofi, teologi e guide spirituali delle più grandi religioni del nostro tempo a sostegno di visioni “alternative” da sempre attaccate tanto dalla chiesa quanto dai mondi accademici.
Ritornando alle personalità che hanno aiutato e sostenuto il mio cammino, oltre ai miei guru indiani, non posso non nominare il filosofo Rabbi Jack Bemporad il cui curriculum professionale e percorso umano sono degni di un grande inchino.
Per comprendere la levatura del personaggio vi dico solo che oltre ad aver insegnato in prestigiose Università come la Harvard, ha ricevuto un dottorato honoris causa in teologia dall’Università cattolica Angelicum di Roma e, tutt’ora, vicino ai novanta anni, è il presidente del centro Giovanni Paolo II per la pace e la comunicazione interreligiosa.
Quando con lui mi trovavo a condividere le mie perplessità riguardo al metodo hellingeriano, mi appoggiava completamente e mi incoraggiava a scrivere sul mio metodo e sulle mie scoperte nel campo; infatti, il primo libro che ho pubblicato l’ho scritto spronata proprio da Rabbi di cui pubblico una delle sue prime lettere con cui ha riconosciuto il mio lavoro:
Carissima Alba,
come ti ho detto personalmente e come ho ripetuto nella mia conferenza presso la scuola delle StelleFilanti, il lavoro che tu svolgi e che sento di aver vissuto profondamente, è straordinario!
Sono convinto che quello che hai racchiuso nelle Crearmoniche sia importante ed efficace per aiutare le persone a superare i loro blocchi, per trasformare ed allontanare i sensi di colpa e soprattutto apre a nuove concezioni ed interpretazioni dei rapporti umani.
Trovo il lavoro che svolgi, non solo assolutamente convincente, ma coerente con il meglio della religione e della filosofia.
Credo che in questa nuova modalità, che fonde tutte le tue conoscenze personali e spirituali, con le costellazioni e la PNL, c’è qualcosa di veramente importante per la pace nel mondo e per il dialogo interreligioso.
Spinto da questa certezza ho già elaborato alcuni scritti che possano sostenere i fondamenti teorici e filosofici del meglio dei tuoi passi.
Con tantissimo amore
Jack
1 Giugno 2013
Un altro nome che ha conquistato la stima mondiale nel campo della teologia e che per me è stato un maestro da seguire e un autore da non lasciare mai, è quello del Prof. Paolo Ricca, pastore valdese di grandissimo rilievo che a lungo ha scaldato i cuori e nutrito di luce le menti degli ascoltatori della trasmissione radiofonica “Uomini e Profeti”, tra i quali c’ero anche io. Ebbene, Paolo Ricca, con parole veramente commoventi si è occupato della prefazione del terzo varco del mio Libro “L’Universo Crearmonico delle Costellazioni Familiari” che apre così:
“Il terzo varco di questo libro, che mi è stato offerto di leggere, direi che realizza pienamente l’intento di essere una fonte d’ispirazione spirituale sufficiente per infondere forza e speranza e per avvicinare le persone alla conoscenza di se stessi.
Queste pagine sono scritte senza dubbio in un linguaggio d’ispirazione e di convincimento; è evidente che i contenuti espressi sono intimamente vissuti dall’autrice e che lei è dentro ciò che scrive, tutt’uno con le parole che pronuncia e questo è un pregio che negli autori non è affatto scontato. …”
Nel 2018, poi, iniziando la mia esperienza spirituale con l’arcangelo Michele, in questo nuovo viaggio ho incontrato Don Marcello Stanzione, massimo esperto mondiale nel campo dell’angeologia, con il quale abbiamo consolidato nel tempo un importante rapporto di stima reciproca. Don Marcello ha scritto la prefazione biblico-spirituale del libro “Verso Michele” e mi ha voluto come co-autrice del libro “I rimedi di Santa Ildegarda”.
Nel libro “Verso Michele” scrive:
Sono grato ad Alba Sali per avermi chiesto un contributo biblico-spirituale a questo bel libro che rivela il suo amore verso l’Arcangelo Michele.
L’amore contagioso, che trasuda dalle righe di questo libro, è quello che mi ha reso certo che la sua lettura possa nutrire e rinnovare la fede in san Michele, risvegliarla in quelle persone che l’hanno dimenticata e avvicinare quanti ancora non conoscono la forza della spada dell’Arcangelo per mezzo della quale l’umanità̀ intera è protetta.
Continuando a progredire nel mio percorso di crescita psico-spirituale, che mai ha termine, nel 2023, proprio per il mio ultimo libro sul patriarcato dedicato alle donne, è arrivata anche la prefazione dello Psichiatra Prof. A. Meluzzi, vescovo della Chiesa ortodossa, che scrive:
“Sebbene io sia un uomo, ho apprezzato moltissimo la lettura di questo piccolo saggio dedicato principalmente alle donne, ma che sarebbe importante che tutti gli uomini leggessero.
AlbaSali, passando attraverso la prima parte del libro riservata all’approfondimento di Donna Madonna e Venere, fa precedere al suo lavoro sul patto patriarcale tutta una serie di importanti riflessioni sul femminile e maschile che aprono uno spazio molto interessante a considerazioni di carattere generale sull’identità sessuale e sull’incontro tra la donna e l’uomo. …”
Infine, certo non ultimo, il Maestro Mogol, che non ha bisogno di presentazioni, non poco mi ha commoso quando dei versi crearmonici dell’album Luce Viola cantato e messo in musica da Stefania Patanè dice:
“Veramente ottimi e poetici i testi di AlbaSali…”
I contributi così importanti dati al mondo crearmonico e l’appoggio che mi è stato dato da questi indiscussi colossi di saggezza appena nominati – ai quali invero dovrei aggiungere anche diversi altri – oltre a incoraggiarmi e sostenermi nel cammino, sento che sono arrivati per aiutare il metodo da me elaborato sotto ispirazione del Cielo affinché possa essere consegnato al futuro come un grande aiuto non solo per il presente ma anche per l’umanità che verrà.
Per il momento, anche per l’affetto e l’amicizia che mi legano a più di qualcuno di loro, utilizzo la loro inattaccabilità spirituale, filosofica e teologica, per parlare e riportare ordine e forza nel campo della guarigione della memoria e non ultimo per dare voce a quante sono state le vittime di costellatori assolutamente indegni di questo nome, le quali invece di ricevere alleggerimento e guida sono uscite dall’esperienza più confuse di prima se non traumatizzate da affermazioni ignobili e insinuazioni assurde che a volte credo che solo uno scriteriato potrebbe pronunciare, per non dire altro.
Infatti, non sono poche le persone che, essendosi recate con fiducia ad un incontro di costellazioni familiari, si sono ritrovate accusate di assurdità come, per esempio, quella di aver desiderato “animicamente” o inconsciamente di essere violentate oppure di non essere state dei buoni genitori o, peggio, a loro sono state tagliate le radici quando si sono sentite dire che uno dei loro genitori non era il vero genitore biologico.
Il consiglio che mi permetto di dare a chi vuole esplorare metodi nuovi ancora non scientifici dove non sia ancora chiaro chi può metterci mani oppure no è quello infallibile di recarsi dove ci si sente meglio e alleggeriti e restarci solo fino a quando l’effetto benessere continua a esserci e questo vale anche per le persone che vengono da me.
Il caos che vige nelle costellazioni familiari comunque ha varie ragioni, ma una delle più importanti è che le costellazioni hellingeriane portano i semi pericolosi del patriarcato e sono assolutamente inadeguate a trattare i temi delle colpe dei nostri antenati in quanto è evidente che gravasse su Hellinger quello che inconsciamente grava su tutto il popolo tedesco e indirettamente anche su molti altri popoli: la colpa inconscia del dramma dell’Olocausto.
Dunque, nell’angolo della psicogenealogia crearmonica, di tanto in tanto pubblicherò riflessioni che spero aiutino a portare chiarezza in questa grande confusione del mondo delle costellazioni familiari popolato da troppi sedicenti costellatori che farebbero drizzare i capelli in testa allo stesso Hellinger.
Inoltre, spero davvero che quanto scritto, anche nei miei libri, aiuti molte persone fuggite via da questo mondo a ritornarci e altre titubanti ad avvicinarsi con serenità e fiducia, in fondo anche in campi come quello della medicina e della psicologia si possono incontrare degli incapaci o dei superficiali, ma questo non è stato mai sufficiente ad abbattere il pregio e il grande valore di queste discipline.
Articolo 19 Gennaio: La precendenza uno degli ordini dell’amore
Quando si usano male le parole o si parla senza sapere quello che si dice, allora è molto il danno che si fa.
I costellatori che sostengono che “in una famiglia l’ordine richiede che il primogenito venga prima dei fratelli e che l’ultimo nato rispetti i fratelli precedenti”, dovrebbero spiegare cosa una frase del genere significhi. Detta così, l’odore di patriarcato è soffocante e suona come un’idea senza senso perchè i piccoli devono rispettare i grandi al pari di come i grandi devono rispettare i piccoli e magari dare pure l’esempio. Quindi, affermazioni come quella di cui sopra generano solo una grande confusione.
Un’altra sciocchezza che viene spesso riportata come una verità del mondo delle costellazioni, e che ultimamente ha avuto diverso successo sui social, è la seguente affermazione: “I figli si pongano dopo i genitori nell’ordine preciso, prima il padre e poi la madre”.
E adesso l’odore di patriarcato è nauseabondo. Magari se certe idee fossero spiegate, sempre che se ne sia capaci, la cosa ci farebbe sentire tutti più tranquilli.
Ancora, mi viene in mente che, quando si nomina l’ordine Hellingeriano della precedenza, ci sono Costellatori che sostengono che in un’azienda i dipendenti assunti da più tempo hanno diritto di precedenza sui nuovi arrivati e così somministrano parole travestite di grande verità che, se le analizzi nel dettaglio, non solo non dicono niente, ma mettono semi di conflitto: un vecchio arrivato arrogante, poco professionale, magari con competenze non aggiornate dovrebbe “venire prima” di un ultimo arrivato? Che vuol dire? E la meritocrazia? L’etica dei comportamenti? Il rispetto reciproco?
Tutti ne guadagneremmo se si cominciasse a parlare e ad ascoltare con il cuore.
Se vogliamo prendere in considerazione l’ordine della precedenza,, allora dobbiamo dire che esso parte da un principio base, che pare nessuno riesca a vedere, e questo principio è l’uguaglianza: nessuno viene dopo nessuno, nessuno è servo, nessuno è padrone.
La precedenza ha senso come ha senso nelle regoli stradali: esiste per garantire a tutti la viabilità, il movimento. La precedenza serve per garantire l’armonia delle interazioni.
Il discorso da fare qui in poche parole sarebbe complesso, ma la base fondamentale da tenere presente è l’uguaglianza.
Nel mio corso di formazione e crescita personale per costellatori dedico un modulo intero di quattro giorni solamente alla precedenza e questo proprio per scongiurare il pericolo di farne un’arma tagliente contro i sistemi capace solo di generare sofferenza e frustrazione.