- DA NON PERDERE
- 16 Maggio ore 19.00: Le vittime che si sentono colpevoli: La colpa si impara da bambini
- 30 Maggio ore 19.00: Come le memorie degli abusi influenzano le nostre vite e il nostro sentire
- 6 Giugno ore 19.00: Incontrare i narcisisti: le ragioni dell’albero genealogico
Su richiesta, per chi frequenta i 3 incontri si rilascia attestato con 9 crediti formativi
Scrive AlbaSali:
Forse perchè anche io un tempo sono stata vittima di violenza domestica, appena sono entrata nel campo delle costellazioni familiari ho approfondito la tematica Vittima-Carnefice indagando su quali memorie difficili dell’albero genealogico la potessero influenzare.
Nel corso degli anni sono nati rituali e tecniche per rimettere ordine nel caos generato dalla violenza intra-familiare e per scaldare il cuore delle vittime poichè Ogni vittima violata deve essere consolata!
16 Maggio ore 19.00:
Le vittime che si sentono colpevoli: la colpa si impara da bambini.
Un bambino non può sapere che i grandi commettono colpe che i bambini non commettono mai. Alla nostra parte piccola bisogna restituire la sua piena innocenza come bisogna restituire ai colpevoli le loro colpe affinché non siano le vittime a portarle al posto loro.
30 Maggio ore 19.00:
Come le memorie degli abusi influenzano le nostre vite e il nostro sentire
Il dolore delle vittime mai consolate dell’albero genealogico, la giustizia mancata o negata, le vittime che sono state marchiate come colpevoli come fino a pochi anni fa le donne vittime di violenza carnale che non erano viste neanche dal sistema penale, vibrano ancora forte sulla linea del tempo e dentro di noi.
Impariamo dei piccoli rituali crearmonici per tranquillizzare queste memorie e separare i nostri destini dai loro.
In omaggio l’approfondimento on line della carta crearmonica N.13: I sopravvissuti
6 Giugno ore 19.00:
Incontrare i narcisisti: le ragioni dell’albero genealogico
Una tematica scottante e dolorosa per tutti coloro che amano chi è affetto da narcisismo.
A volte, per taluni di noi, sembra che non si riesca a fare a meno di incontrare sempre persone svalutanti e distruttive.
Devi sapere che nell’albero genealogico ci sono molte memorie che trasmettono quella che io chiamo “L’identità energetica della vittima” e questa identità vibratoria è quella per cui si continua ad attrarre carnefici.
Nell’Universo Crearmonico sono tanti i suggerimenti e le tecniche per cominciare a cambiare tale condizione.
In omaggio l’approfondimento on line della carta crearmonica N.11: La forza degli uomini della Famiglia
TI RICORDIAMO che questi mini-webinar seguono sempre a un approfondimento on line su una delle carte crearmoniche.
L’approfondimento della carta crearmonica ha luogo alle ore 18.00
Chi si iscrive agli incontri sulla vittima-carnefice, riceve IN OMAGGIO il link per partecipare agli approfondimenti sulle carte che cadono nella medesima data.
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LAVORO ISPIRATO AL “PATTO PATRIARCALE DI AlbaSali
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Per chi desidera approfondire l’argomento è in arrivo il webinar di 3 giorni
“Vittima-Carnefice e l’Arte di Compensare”.
INEDITO DI ALBASALI dalla dispensa per gli studenti della formazione:
Come l’abusatore crea l’inganno
Dalla dispensa della formazione in Costellatori Familiari e Crearmonici.
Autore AlbaSali
… .
L’innocenza dei bambini, quello che per loro è l’ignoto mondo della sessualità degli adulti, la legittima e totale assenza dell’esperienza della violenza, l’acerba conoscenza del bene e del male e, non ultimo, l’amore per il loro carnefice se a lui legati anche da parentela, spianano la strada all’intento diabolico.
È questo il campo d’azione del pedofilo che può indisturbatamente costruire, sotto gli occhi di tutti, un rapporto con i bambini da buon Babbo Natale. (Il fatto che i primi avvicinamenti avvengano indisturbati sotto gli occhi di tutti crea nel bambino l’idea che sia tutto naturale, normale, approvato, privo di pericoli)
Sono casi rarissimi quelli di pedofili esterni ai cerchi di fiducia consentiti dalla famiglia. Di solito sono parenti, anche strettissimi come i padri o patrigni, i fratelli, gli zii, i nonni, amici di famiglia oppure persone del sociale come insegnanti, educatori, etc, etc.
La base dell’avvicinamento privato dell’abusatore con le sue vittime è la fiducia e poi l’intrattenimento attraverso cose o atteggiamenti piacevoli e incantatori.
Quando il bambino rimane impigliato nella rete del male, anche se lui non lo sa, sfuggire è impossibile e la prima volta è uguale per tutti: l’effetto sorpresa e l’ignoranza di cosa sta accadendo e di dove tutte quelle azioni l’una dopo l’altra portano, sono gli elementi che lo lasciano inerme in un mondo di sensazioni e riflessioni per lui del tutto incomprensibili. Il bambino viene contattato e catapultato in una realtà adulta fuori dalla sua portata.
Dopo il primo abuso, si crea nel bambino una tale confusione che il pedofilo può indurre qualunque interpretazione della realtà dei fatti.
Per informazione generale, è curioso ricordare che nei processi ipnotici, la confusione è la prima condizione indispensabile per aprire nella mente un passaggio attraverso il quale sparare un comando all’intero della persona: Induzione ipnotica.
Tornando a noi, per proteggere il suo reato, il pedofilo deve necessariamente somministrare nel bambino delle credenze e delle ragioni per le quali questo deve mantenere il segreto.
Se può contare sul suo amore lo incastra caricandolo della responsabilità di felicità di tutta la famiglia:
LEVA SENTIMENTALE:
- Se la mamma lo sa si dispiace (sarebbe gelosa di questo amore speciale)
- Se rompi questo segreto sei cattivo e non ti voglio più bene
- Se gli altri lo scoprano si arrabbiano e litigano per colpa tua
- Se mi vuoi bene è questo che devi fare
- È normale quando ci si vuole bene
Quando la leva sentimentale però non può essere usata o non è sufficiente, il pedofilo costruisce nella mente ingenua dei bambini dei dubbi di colpevolezza che si agganciano ai vari tipi di gratificazioni che aveva anzitempo provveduto a procurare. Il pedofilo induce nella sua vittima l’idea che sia stata consenziente e che la cosa era voluta da entrambe. Inquina volontariamente le sensazioni e le emozioni del bambino.
INQUINAMENTO:
- Lo sappiamo sia io che te che “questo o quello” ti è piaciuto
- Se non sei scappato è perché lo volevi anche tu
E può rincarare la dose passando informazioni del tipo
- sei tu che ti sei avvicinato a me e mi stavi sempre intorno
- sei tu “che cerchi le caramelle che ti piacciono”
Qualora l’abusante non potesse essere abbastanza sicuro di aver chiuso la bocca alla sua vittima, allora può arrivare al ricatto.
RICATTO:
- Se ti sottrai io ho potere di danneggiare la tua famiglia
- Se ti sottrai io dirò a tutti che è stata colpa tua
- Se ti sottrai io inizio con tua sorella/fratello più piccola/o di te
- Se non lo fai tu comincio con tua sorella più piccola
- Se non ti concedi io lascio tua madre e vado via di casa
Ed infine, per completare la sua opera malvagia, mette distanza tra il bambino e il mondo dei grandi fratturando quel legame di fiducia naturale su cui si basa il senso di protezione.
FRATTURA CON IL MONDO DEI GRANDI:
- Se gli altri lo sapessero penserebbero male di te
- Se gli altri lo sapessero penserebbero che è colpa tua
- Crederanno a me che sono grande
- Nessuno ti crederà
- Dovrai spiegare perché non l’hai detto prima
- Dovrai spiegare perché ci sei stato e non sei scappato.
A questo punto il bambino è completamente distrutto.
Le percezioni della realtà sono state completamente alterate, le sue emozioni e il suo sentire non possono più essere mezzi affidabili per esperire il mondo. La fiducia è completamente lesa, tanto rispetto a se stesso quanto verso gli altri. Compromessa praticamente per sempre la sua capacità di distinguere tutte le sottili differenze tra il bene ed il male. Crescendo e finanche da adulto, il bambino non saprà più valutare chiaramente se sta subendo una violazione dei suoi diritti e se e quando è legittima la sua difesa. Permane dunque uno stato di annebbiamento che lo rende facile preda di altri condizionamenti. … .
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